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  CAMOGLI (GE) - Museo Marinaro G. Bono Ferrari
Questa bacheca è dedicata a Tristan da Cunha, un'isolotto sperduto in mezzo all'Atlantico, a metà strada tra il Sud Africa ed il Sud America, territorio inglese, legato a Camogli da antichi e profondi ricordi. Tutto cominciò il 4 Ottobre 1892 con il naufragio sull'isola del brigantino a palo "Italia" che da giorni navigava con il carbone nella stiva in fiamme. Il brigantino era comandato da Rolando Perasso di Chiavari, ma il suo equipaggio era formato in gran parte da Camogliesi e due di questi uomini, Andrea Repetto e Gaetano Lavarello, entrambi di Camogli, quando l'equipaggio dopo 114 giorni fu tratto in salvo, decisero di fermarsi sull'isola e sposarono rispettivamente Frances Green e Jane Glass, due giovani abitanti.
Questo spiega le calze: preparare un paio di calzini ai ferri per un giovanotto era per una ragazza del posto un pegno d'amore. Anche un terzo marinaio di Camogli, Agostino Lavarello, si era innamorato di una ragazza di Tristan, Mary Green, ma al momento di decidere non se la sentì di rimanere e torno in Patria con gli altri naufraghi. In seguito, nel 1930, pubblicò un libro per ricordare il naufragio, ma che è anche un accorato ricordo di quel lontano amore. Quasi una fiaba, ma che ha creato un legame indissolubile tra gli abitanti di Tristan da Cunha e Camogli.
 
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